Cinema

TRE UOMINI E UNA PECORA

TRE UOMINI E UNA PECORA

Il giovane inglese David, di ritorno da un’ isola paradisiaca, annuncia ai tre amici del cuore che sta per sposarsi con una bellissima ragazza australiana conosciuta durante  la vacanza. I suoi sciagurati compagni, con la scusa dell’ addio al celibato, mettono a dura prova David, rischiando di trasformare quello che dovrebbe essere il più bel giorno della sua vita in un inferno…


Di norma, quando si va a vedere una commedia inglese (ad onor del vero, qui si tratta di una co-produzione anglo-australiana....ma il ragionamento è comunque valido) ci si aspetta determinati standard che possono andare dal “carino” al “garbato” fino ad arrivare al “piacevole” ( da queste categorie sono quasi sempre escluse le commedie “militanti” o quelle con alle spalle dei veri cineasti, vedi Ken Loach, Mike Leigh, etc.). Quindi andando a vedere Tre Uomini E Una Pecora ci si può aspettare qualcosa che rientri in almeno una delle tre categorie di cui sopra, realisticamente nulla di più e nulla di meno viste le prove passate del regista Stephan Elliot (Priscilla - La Regina Del Deserto, Un matrimonio All' Inglese)
Ci si scontra invece con la realtà di un film che, oltre a non avere né capo né coda, non è minimamente divertente. Intendiamoci, le situazioni - o meglio gli abbozzi di situazioni o di personaggi potenzialmente spassosi - ci sarebbero anche potute essere ma non vengono minimamente portate fino in fondo e quel poco che sarebbe potuto risultare anche vagamente simpatico viene letteralmente ammazzato dalla totale mancanza di tempi comici.  Sfilano così gag e scenette non solo non sfruttate ma, pur senza voler essere “precisini” a tutti i costi, di cui ci si chiede anche il senso. Un esempio ? Uno dei tre amici compare ad inizio film con baffetti alla Hitler, situazione che potenzialmente avrebbe potuto creare situazioni comiche -  basti pensare a quanto fatto, sempre sullo stesso tema, dai fratelli Zucker in Rat Race – e che invece viene lasciata cadere, dopo un inizio promettente, nell’ indifferenza più totale. Ma di esempi del genere il film ne sparge a piene mani, quasi come becchime lanciato alle galline, e così in ordine assolutamente sparso scorrono nella più completa noia: un ariete drag queen (non una pecora, sigh…la “tradizione” del doppiaggio italiano colpisce ancora! ), un laido spacciatore in carenza di affetto, l’immancabile scambio di bagagli con contenuti equivoci (armi, droghe varie e maschere sadomaso) e via delirando, fino ad arrivare al “telefonatissimo” happy ending con insopportabile sermoncino finale sull’ insostituibilità dell’ amicizia.
Morale della favola ?

Trovare qualche sala dove ci sia ancora in programmazione “Midnight in Paris”.

 

TRE UOMINI E UNA PECORA

A FEW BEST MEN

un film di STEPHAN ELLIOT

con Xavier Samuel, kris marshall,

kevin bishop, tim draxl, olivia newton-john

distribuzione LUCKY RED

durata 100’

 

DAL 3 FEBBRAIO AL CINEMA